
Cosa vedere a Firenze
Cosa vedere a Firenze: percorsi e suggerimenti per scoprire la città affidandosi a Giulia Bacci, Guida Turistica abilitata per Firenze.
Cosa vedere a Firenze, città d’Arte e Bellezza, ricca di Musei, Piazze, Monumenti, Basiliche, Ponti, visioni storiche e oniriche.. Una città da vedere e rivedere, in tempi, momenti e stagioni diverse.
Le visite guidate che propongo sono tutte su misura, proprio come un abito, un profumo, un gioiello.
Ecco alcune idee di diversa durata, che costituiscono una traccia flessibile, rispetto ai desideri e alle stagioni: da un itinerario per cosa vedere a Firenze in un giorno (partendo da un giro città che ne ripercorre la sua Storia, partendo da Santa Maria Novella ed attraversando la Firenze di Dante, per terminare poi nella Piazza della Signoria) fino ad alcune proposte su cosa vedere a Firenze in due giorni o fino ad una settimana.
Cosa vedere a Firenze in mezza giornata
Un itinerario perfetto per visitare Firenze in mezza giornata: un giro città che va da Santa Maria Novella agli Uffizi, tra la Firenze Romana e la Firenze di Dante.
Partiremo dal Convento domenicano di Santa Maria Novella, con la storia della Città e dei suoi quartieri, ove gli ordini mendicanti giunsero nella prima metà del XIII secolo. I domenicani, grazie al lascito dei canonici del Duomo di Firenze, qui giunsero, nel luogo già denominato Santa Maria tra le vigne, nel 1219. Una delle prime missioni dei “cani” a guardia della parola di Dio fu la città del fiore, a causa del dilagare dell’eresia catara tra alcune delle famiglie ghibelline più in vista della Città quali gli Uberti, i Pitti, i Pucci.


Proseguiremo per l’Antica Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, l’antica erboristeria del Convento aperta al pubblico dal 1612, per poi dirigersi in Piazza del Duomo e in Piazza San Giovanni, cuore spirituale fiorentino, col Battistero di San Giovanni, il Campanile di Giotto e la Cattedrale di Santa Maria del Fiore (con visita dell’interno).
Cose da vedere a Firenze in poco tempo
L’importante è la qualità! Anche se si hanno a disposizione un paio d’ore è possibile farsi una prima idea della città, del suo carattere, del suo stile.
Possiamo partire da Piazza della Repubblica, già Foro, con la mappa in bronzo in braille, strumento utilissimo per una prima conoscenza sulla storia e lo sviluppo della Città, dalla Florentia romana alla Firenze di oggi, per poi passeggiare all’interno della prima cerchia muraria fiorentina, nel suo cuore più antico, scoprendone l’anima sacra.
Il viaggio proseguirà dunque verso il Battistero di San Giovanni, il Campanile di Giotto, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore per poi entrare nelle strette e irregolari vie medievali, tra le case torri, i profumi del lampredotto, il quartiere di Dante, le tracce ancora visibili della Firenze romana (ricordate anche dai nomi di diverse strade).
Dopo aver visto uno dei più bei campanili della Città, quello dell’Abbazia di Santa Maria Assunta (nota come Badia Fiorentina), riempiendoci gli occhi come Dante fece con questa visione e quella del Palazzo del Bargello, seguiamo una parte del tracciato delle mura romane sulla via del Proconsolo per poi entrare in Piazza San Firenze e ammirare uno trai i bei palazzi rinascimentali fiorentini (Palazzo Gondi) e l’ex Convento di San Filippo Neri, per poi entrare, salendo per via de’Gondi, in Piazza della Signoria dove l’imponente e irregolare Palazzo Vecchio si erge nel cuore politico della Città.
L’ultima parte della nostra visita sarà dedicata alla storia del Palagio, cuore politico fiorentino dal 1299 ad oggi, già Palazzo dei Priori poi Palazzo della Signoria, Palazzo di Piazza, Palazzo ducale, Palazzo Vecchio e protagonista per Firenze Capitale.
Piazza della Signoria è uno dei più straordinari musei al mondo: Arnolfo di Cambio, Benvenuto Cellini, Giambologna, Bartolomeo Ammannati, Bandinelli, Giorgio Vasari sono solo alcuni dei grandi Maestri che ci guardano, ogni volta che abbiamo il grande privilegio d’incontrare le loro straordinarie architetture e sculture qui presenti.
La nostra passeggiata terminerà con uno sguardo al Ponte Vecchio, il più antico della Città, simbolo e custode di tanta storia e arte, nel tempo.
Cosa vedere a Firenze in un giorno
Un itinerario perfetto per visitare Firenze in una giornata intera: un giro città che va da Santa Maria Novella agli Uffizi, tra la Firenze Romana e la Firenze di Dante.
Dopo il giro alla scopetta della città, e dopo una sosta in una tipica trattoria dell’Oltrarno fiorentino, inizieremo il viaggo per la riva sinistra di Firenze, dai fiorentini chiamata Diladdarno.
La visita, per chi vuole visitare Firenze in un giorno, ha inizio dal convento agostiniano di Santo Spirito. Luce di riflessione teologica e punto di riferimento culturale (da qui passò Francesco Petrarca, molto vicino all’agostiniano letterato Luigi Marsili), vede nel 1444 l’intervento di Filippo Brunelleschi con la Umanissima nuova basilica e la presenza di Michelangelo, ospitato dai frati dopo l’esilio di Piero il Fatuo, figlio di Lorenzo il Magnifico (1494). Grato della carità ricevuta, scolpì il celebre Crocifisso di tiglio, nelle cui giovani e pure forme è già visibile lo slancio della torsione del genio di Caprese. Numerose altre opere arricchiscono il Convento: Le tre Cene di Bernardino Poccetti, per il refettorio nuovo, La Pala Nerli di Filippino Lippi, splendide tavole di Alessandro Allori tra cui Cristo e l’adultera, restaurata in occasione della mostra Il Cinquecento a Firenze in palazzo Strozzi (restauro 2017).
Lasciando Santo Spirito proseguiremo verso la Chiesa del Carmine con la sua Cappella Brancacci, Pantheon della pittura, fonte d’ispirazione per i grandi maestri: Michelangelo, Raffaello, grandi pittori del XIX secolo si sono qui recati per studiare gli eccezionali affreschi di Masaccio e del suo maestro Masolino, completati da Filippino Lippi. La Cappella è illuminata dalla potenza vitale lasciata da Masaccio, dalla gentilezza dei volti e l’eleganza degli abiti del suo maestro, come dalle novità istrioniche di Filippino, con figure eburnee indagate nei corpi e nei gesti.
Piazza Pitti, col terzo Palazzo Medici (Palazzo Pitti), acquistato nel 1549 al prezzo di 9000 scudi da Leonora Alvarez de Toledo, chiude uno dei percorsi in Oltrarno.
Un’ottima alternativa per visitare Firenze in un giorno può essere quella di partire da Piazzale Michelangelo, visitare l’abbazia olivetana di San Miniato al Monte per poi scendere attraverso lo storico Giardino delle Rose, che offre scorci unici e profumi antichi, giungendo nel caratteristico quartiere di San Niccolò. La via de’ Bardi ci conduce verso Ponte Vecchio e Piazza Pitti, dove si conclude il percorso.
È possibile raggiungere Palazzo Pitti anche con l’anello verde Giardino delle Rose, Giardino Bardini, Giardino di Boboli, una magnifica passeggiata sopra Firenze con spettacolari vedute.


Curiosità da vedere a Firenze in una settimana
Se avete a disposizione una settimana sentitevi, come diciamo a Firenze, in un brodo di giuggiole, in un tempo dolce, che vi consentirà di gustare dolcemente Arte, Bellezza, Cucina, Moda, Colori, Tempi, Profumi.
Partiremo con una passeggiata da Piazza della Repubblica per poi proseguire per Piazza San Giovanni, incantandoci tra il Battistero di San Giovanni, il Palazzo Arcivescovile, il Campanile di Giotto, il Duomo di Firenze ovvero la Cattedrale e la Cupola di Santa Maria del Fiore. Conservando negli occhi i colori dei marmi e delle pietre Serena e Forte, struttura e ornamento fiorentini, proseguiremo per il primo quartiere mediceo verso la conoscenza dei Medici, della celebre dinastia che per oltre trecento anni (tre esili, tre papi e due regine alla corte di Francia) ebbe il potere a Firenze.


Cuore del quartiere sono Piazza San Lorenzo con l’omonima Basilica di San Lorenzo (visiteremo il Chiostro dei Canonici). Il passaggio dal Giardino degli Agrumi e dal Cortile delle Colonne di Palazzo Medici Riccardi ci avvicinerà alle vicende del celebre casato, le cui origini e la cui storia s’intrecciano nel tempo con quelle della Città.




Uscendo dal primo Palazzo Medici (poi Palazzo Medici-Riccardi) entreremo in Piazza del Duomo, per poi proseguire per Piazza Santa Maria Novella e l’Officina Profumo Farmaceutica, tra le più antiche d’Europa. Un’eccellente tazza di cioccolata fondente servita nell’antico servito Ginori o un rinfrescante tè ai frutti accompagneranno la nostra prima conoscenza di Firenze.
Piazza Santa Trinita con l’omonima Basilica ed i suoi Palazzi, l’Antico Biscottificio Antonio Mattei, Borgo Santissimi Apostoli, le tracce della Seconda Guerra Mondiale in prossimità del Ponte Vecchio, Piazza della Signoria (con la visita alla bottega orafa di Paolo Penko) termineranno questo primo incontro con la Città.
Secondo giorno a Firenze: una passeggiata in Oltrarno (la Riva sinistra della Città)
Il secondo giorno di visita a Firenze è dedicato all’Oltrarno Fiorentino, la riva sinistra dell’Arno che i fiorentini chiamano Diladdarno. Qui potremo visitare la brunelleschiana Basilica di Santo Spirito con il suo celebre crocifisso ligneo di Michelangelo, Palazzo Pitti ed i suoi musei, il Giardino di Boboli, la Chiesa del Carmine ed altro ancora.


Terzo giorno: le Gallerie degli Uffizi
Per chi visita la nostra città, le Gallerie degli Uffizi sono una tra le tappe fondamentali che non possono assolutamente mancare. Progettato da Giorgio Vasari, il Museo degli Uffizi è tra i più famosi al mondo ed ospita, disposte in maniera cronologica come fosse un grande libro di storia dell’Arte, straordinarie opere che vanno dal Medioevo al Rinascimento. Tra i grandi artisti presenti figurano Giotto, Piero della Francesca, Filippo Lippi, Sandro Botticelli, Leonardo da Vinci, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio e tantissimi ancora.
Il quarto giorno vi propongo una visita guidata a Palazzo Vecchio
Palazzo dei Priori, Palazzo della Signoria, Palazzo di Piazza, Palazzo ducale, Palazzo Vecchio.. .diverse le denominazioni per questo possente palazzo di pietra forte, le cui mura hanno udito i passi dei più grandi personaggi della storia di Firenze, tra i tanti Arnolfo di Cambio, primo architetto, Lorenzo il Magnifico, Savonarola, Leonardo, Michelangelo, Cosimo I de’Medici, Giorgio Vasari. Tutti i sindaci fiorentini (dal primo, Luigi Guglielmo Cambray-Digny, al più grande, Giorgio la Pira) hanno da qui governato la Città.


La visita di Palazzo Vecchio resta nel tempo una tappa fondamentale per conoscere Firenze, ne riflette la storia, lo sviluppo e la visione, sublime dal camminamento di ronda e dalla Torre di Arnolfo. Il percorso parte esternamente, per poi fermarsi nel Salone dei Cinquecento, fulcro del grande rinnovamento promosso da Cosimo I de’Medici. Fu lui, nel 1540, a lasciare il primo Palazzo di famiglia (poi Palazzo Medici-Riccardi) insieme alla moglie Leonora Alvarez de Toledo, alla prima figlia Maria, alle balie, alle Dame, alla futura corte tutta della famiglia, per trasferirsi nel Palazzo manifesto del potere politico della città, dove il binomio Medici-potere troverà la sua più chiara manifestazione, con la sublime e pragmatica regia, sopra tutti, di Giorgio Vasari. Ed ecco la “Piazza dei Medici”, la loro presenza si fa tangibile attraverso sculture, busti-ritratti, simboli.
Il percorso nel Palazzo prosegue con lo Studiolo di Francesco I, scrigno alchemico del figlio intellettuale di Cosimo I, il Quartiere degli Dei Terrestri e Celesti, l’appartamento di Eleonora con Le Storie di Donne, la Cappella del Bronzino, la Sala dei Gigli, la Sala delle Carte geografiche.
In ogni sala la storia del Palazzo s’intreccia con quella dei Medici e della Città, in un racconto che mette a fuoco e amplia la conoscenza di Firenze.
Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata a Palazzo Vecchio sul mio sito












Quinto giorno: Santa Croce e Museo del Bargello
Se prendiamo la mappa di Firenze vedremo che dietro Palazzo Vecchio sorge un altro castello, più piccolo e più antico: di tratta del Palazzo del Capitano del Popolo, conosciuto oggi come Palazzo del Bargello.
Uscendo dal Museo del Bargello e imboccando Borgo dei Greci oppure via della Vigna Vecchia, così denominata perché in passato qui sorgeva realmente una vigna, il nostro sguardo si apre in Piazza Santa Croce, tra le più celebri e care ai fiorentini e agli amanti della Città. Cuore di essa è il francescano omonimo convento, custode di bellezza e storia senza tempo.
Per approfondire ecco le pagine dedicate al Bargello ed a Santa Croce sul mio sito web.
La Basilica di Santa Croce si trova nell’omonima Piazza ed è una delle chiese più importanti della città, nonché una tra le più amate dai fiorentini.
Il Bargello è il Museo di Firenze dedicato alla scultura rinascimentale, la collezione più impotante esistente, ed ha sede nel Palazzo del Podestà. Scopriamolo insieme.
Sesto giorno: Complesso del Duomo di Firenze
Entrare nel complesso di Piazza San Giovanni e di Piazza Duomo apre il cuore all’anima sacra di Firenze. Il primo Battistero risale al V secolo (la consacrazione fu poi nel 1059, la messa in opera della lanterna col globo e la croce nel 1159), di fronte c’era la prima chiesa dedicata a Santa Reparata, mentre il Duomo era fuori dalle mura, in corrispondenza dell’attuale Basilica di San Lorenzo, con dimensioni assai inferiori rispetto all’attuale. In seguito alla crescita demografica si decise di edificare, intorno all’XI secolo, la cattedrale all’interno delle mura, di fronte al Battistero, in luogo di Santa Reparata che aveva nel tempo visto diverse modifiche e ampliamenti.




Nel 1296 Arnolfo di Cambio fu incaricato di edificare la nuova Cattedrale di Santa Maria del Fiore: la storia della crescita del complesso vide la presenza di straordinari artisti che lo portarono a compimento: Francesco Talenti, Brunelleschi (il grande orafo e architetto presentò un audace e innovativo progetto per cupola, e lo vinse) Donatello, Paolo Uccello, Andrea del Castagno, Luca della Robbia, Baccio d’Agnolo, Michelangelo, Giorgio Vasari, Emilio de’Fabris..e moltissimi ancora, in seicento anni di storia.
Il Campanile di Giotto, eseguito a partire dal 1334, venne progettato da Giotto ma non fu in realtà da lui computo, bensì dai suoi allievi, che lo modificarono parzialmente. L’architettura fu terminata nel 1359 da Francesco Talenti.
Parliamo così di Grande Museo del Duomo, straordinario complesso che include il Battistero di San Giovanni, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore con la cripta di Santa Reparata, il Campanile di Giotto e il Museo, vero e proprio scrigno delle opere originali quali le formelle delle tre porte del Battistero, le sculture e le formelle del campanile, la facciata originale di Arnolfo, La Pietà Bandini di Michelangelo, La Maddalena di Donatello, le cantorie di Donatello e Luca della Robbia. i lucenti parati e i preziosi arredi liturgici, come il magnifico altare di San Giovanni, i progetti per la facciata del Duomo e molti altri tesori.
Settimo giorno: Museo di San Marco, Accademia delle Belle Arti e Santissima Annunziata


Il Convento di San Marco è una tappa fondamentale per una visita a Firenze: è parte importante delle committenze medicee di Cosimo il Vecchio, scrigno prezioso di tesori come gli affreschi e i dipinti del Beato Angelico e le architetture di Michelozzo. Conserva inoltre una piccola parte di pezzi scultorei e architettonici appartenenti all’antico centro di Firenze prima dei corposi lavori di Firenze Capitale d’Italia, un cenacolo di Domenico del Ghirlandaio, affreschi del Poccetti, ambienti di grande valore artistico e storico come la biblioteca di Michelozzo e le celle di Cosimo il Vecchio e di Girolamo Savonarola. Inizieremo la visita dal Chiostro di Sant’Antonino, ritrovando una significativa immagine affrescata della facciata della cattedrale di Santa Maria del Fiore e percependo, già dal nostro primo ingresso in questo incredibile complesso monumentale, il suo respiro solenne e nobile, perfetto per una visita a ritmo slow.
Per approfondire il Museo di San Marco potete visitare questa pagina sul mio sito web
Uscendo dal Museo di San Marco proseguiremo la nostra visita verso il Museo dell’Accademia con il David di Michelangelo: in questa pagina ne parlo approfonditamente
Dedicheremo poi la giornata a Piazza Santissima Annunziata, tra le più belle di Firenze. Una Piazza che comincia a prendere forma nel 1250 con la fondazione della Basilica della Santissima Annunziata da parte dei Servi di Maria. I frati, secondo la leggenda, commissionarono al pittore Bartolomeo un’Annunciazione due anni più tardi. Il Pittore non riuscì a dipingere il volto della Madonna e con stupore lo vide compiuto, dopo essersi risvegliato dal sonno, secondo la leggenda, da un angelo. L’immagine, successivamente accolta nel magnifico altare di Michelozzo di committenza medicea, fu venerata dai fiorentini e ancora oggi sono visibili i numerosi ex-voto di cui è circondata.


Nel tempo il Convento e la Basilica si arricchirono grazie all’intervento di grandi maestri come Leon Battista Alberti, Alessio Baldovinetti, Andrea del Castagno, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Pontormo (all’interno del Chiostrino dei Voti è custodito uno dei cicli pittorici più importanti della Maniera Moderna), Baccio Bandinelli, Bronzino e accoglie uno dei più importanti esempi di Barocco a Firenze con la Cappella Feroni.
Uscendo dalla Basilica in Piazza Santissima Annunziata il nostro sguardo si posa sull’armonico e umanissimo Spedale degli Innocenti, primo Ospedale per i bambini abbandonati, iniziato nel 1419 da Filippo Brunelleschi su committenza dell’Arte della Seta. I Santi Innocenti, posti tra le arcate del loggiato in pietra serena, sono ritratti da Andrea della Robbia con la tecnica della terracotta invetriata, tipica della bottega. La storia dell’Istituto è conservata e valorizzata nel Museo omonimo; al quinto piano l’altana della Fabbrica ospita oggi il Caffè “Il Verone” dal quale godremo un magnifico panorama della Città.






La Piazza è poi caratterizzata dalla presenza del cinquecentesco loggiato dei Serviti, dal loggiato seicentesco antistante la Basilica e da Palazzo Grifoni, oggi Budini Gattai, unico in mattoni e pietra forte tra i palazzi cinquecenteschi fiorentini.
Piazza Santissima Annunziata esprime pienamente il carattere di Firenze con la presenza della loggia (elemento architettonico classico diffuso in Città ad uso di mercato, tribuna oppure spedale), della pietra serena in alternanza all’intonaco, dalla sintesi bicroma specchio della sintesi stilistica cittadina.
Le bronzee fontane di Pietro Tacca sono specchio del gusto decorativo in uso già dalla seconda metà del XVI secolo che vede la presenza di mascheroni e mostri marini, come in questo caso.
Week-end a Firenze: cosa vedere
Se abbiamo a disposizione un fine settimana da dedicare a Firenze propongo di partire con una bella passeggiata in esterna per scoprire la storia e lo sviluppo della Città per poi abbinare il giorno seguente la visita della Riva sinistra oppure un Museo come le Gallerie degli Uffizi oppure Il Museo di Palazzo Vecchio, oppure una tra le magnifiche basiliche fiorentine.
Per maggiori informazioni consiglio la visione delle seguenti pagine:
Visita guidata alla Galleria degli Uffizi Firenze in Italiano
Organizza la tua visita guidata alla Galleria degli Uffizi di Firenze in italiano con Giulia Bacci, guida turistica di abilitata dalla Città Metropolitana. Un tour personalizzato in uno dei musei più belli del mondo.
Visita Guidata alla Basilica di Santo Spirito ed al Complesso Museale
Visita Guidata alla Basilica di Santo Spirito, perla dell’Oltrarno, pregievole edificio di culto di Firenze realizzato da Filippo Brunelleschi per gli agostiniani.
Il Museo di San Marco a Firenze
Il Convento di San Marco con l’annessa Basilica è una tappa fondamentale per una visita guidata a Firenze: è parte importante delle committenze medicee di Cosimo il Vecchio, scrigno prezioso di tesori come gli affreschi e i dipinti del Beato Angelico (che del Convento fu Priore) e le architetture di Michelozzo.
La Basilica di Santa Croce a Firenze
La Basilica di Santa Croce si trova nell’omonima Piazza ed è una delle chiese più importanti della città, nonché una tra le più amate dai fiorentini.
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