Le partite del calcio storico fioretino hanno una durata di cinquanta minuti e si disputano su di un campo rettangolare ricoperto di rena
Le partite del calcio storico fioretino hanno una durata di cinquanta minuti e si disputano su di un campo rettangolare ricoperto di rena; una linea bianca divide il campo in due quadrati identici e sui due lati del fondo viene montata una rete sovrastante la palizzata che circonda l’intero perimetro di gioco. Su questo terreno si affrontano due squadre composte da ventisette calcianti per parte.
Le partite venivano organizzate solitamente nel periodo del Carnevale ma non solo: la più famosa è quella giocata il 17 febbraio 1530, cui si ispira la moderna rievocazione, quando i fiorentini assediati dalle truppe imperiali, di Carlo V, diedero sfoggio di noncuranza mettendosi a giocare alla palla in piazza Santa Croce. La popolarità di questo gioco durò per tutto il Seicento, ma nel secolo successivo cominciò un lento declino che lo portò di lì a poco alla scomparsa, almeno come evento organizzato. L’ultima partita ufficiale di cui si ha notizia venne disputata nel gennaio del 1739 nella piazza di Santa Croce, alla presenza di Maria Teresa, futura imperatrice d’Austria.Se si escludono due partite rievocative giocate nel 1898 e nel 1902, passarono quasi due secoli prima che la città di Firenze potesse veder risorgere il suo antico gioco. Se è vero che per quasi duecento anni non si hanno notizie di partite organizzate, è altresì vero che questo sport era rimasto vivo nella memoria collettiva dei fiorentini. Quest’ultimi infatti, sebbene lontani dalle grandi piazze e dai fasti medievali, continuarono a praticarlo nei propri rioni e quartieri, contribuendo così a forgiare quello che sarebbe diventato secondo il motto popolare “lo spirito moderno del calcio antico”.La partita che diede il via alla rinascita del gioco nel XX secolo si giocò nel maggio del 1930 quando, per la ricorrenza del quattrocentenario dall’Assedio di Firenze, su iniziativa del gerarca fascista Alessandro Pavolini, venne organizzato il primo torneo tra i quartieri della città; da allora il Calcio fiorentino è andato riaffermandosi fino a divenire con gli anni la manifestazione rievocativa più importante di Firenze. Dal 1930, salvo che per il periodo bellico, si svolsero puntualmente fra le secolari mura cittadine le sfide fra i calcianti dei quattro Quartieri storici di Firenze: i “Bianchi” di Santo Spirito, gli “Azzurri” di Santa Croce, i “Rossi” di Santa Maria Novella e i “Verdi” di San Giovanni. L’interruzione durante il periodo bellico riguardò gli anni 1940, 1941 e 1943–1946; nel 1942 si effettuò invece una partita (24 giugno), in cui i rossi sconfissero i bianchi per una caccia e mezza a una.
Attualmente le tre partite (due eliminatorie e la finale) si svolgono nel mese di giugno in occasione degli annuali festeggiamenti del santo patrono in piazza Santa Croce.