
Santa Maria Novella, Basilica e Convento Domenicano a Firenze
La Basilica di Santa Maria Novella ed il Convento dei Frati Domenicani si affacciano nella omonima piazza fiorentina. Tra le principali Chiese di Firenze ospita, tra gli altri, i crocifissi di Giotto e Brunelleschi, la Trinità di Masaccio e gli affreschi di Filippino Lippi e Domenico Del Ghirlandaio.
La Basilica Santa Maria Novella si trova nei pressi della principale stazione di Firenze, dalla quale prende il nome. Basilica e Convento domenicano si affacciano sulla omonima Piazza. Proprio all’arrivo dell’Ordine dei Frati Domenicani a Firenze si deve lo sviluppo di tutto il complesso.
L’arrivo dei Domenicani a Firenze
Entrando da Via de’Banchi, dunque da Piazza San Giovanni, Piazza Santa Maria Novella si apre ampia e luminosa al nostro sguardo. La Piazza ed il Convento di Santa Maria Novella nascono grazie all’arrivo di una delle prime missioni dell’ordine dei domenicani, che giunge a Firenze nel 1219. Nel 1221 i frati ottennero la chiesa di Santa Maria tra le Vigne (la nuova chiesa, Basilica, verrà dunque denominata Novella, cioè nuova). La denominazione dell’antico luogo rivela come esso si trovasse fuori dalla cerchia muraria della Città (la cerchia del 1172-1175).
Piazza Santa Maria Novella
L’edificazione della Basilica ha inizio nel 1242, e nel 1287 vengono iniziati i lavori per l’apertura della grande Piazza. La nuova lingua degli ordini mendicanti richiede nuovi spazi: all’esterno di tutte le grandi basiliche (pensiamo ad esempi fiorentini quali Santa Croce, Santo Spirito, San Marco, Ognissanti..) ci sono le grandi piazze.
Questi spazi non sono presenti nell’affollato quadrilatero romano fiorentino, dove sia le differenti necessità ecclesiastiche che le costruzioni che nei secoli si sono avvicendate non ne hanno reso possibile l’apertura.
La nuova lingua dei frati, il volgare, la lingua del popolo, riavvicinava i fedeli alla spiritualità, insidiata dalle eresie, in particolare da quella dei catari o patarini o albigesi. Celebri le prediche e celebri i predicatori domenicani: ricordiamo tra tutti Pietro da Verona.
A Firenze numerose le tracce della sua presenza: il Diavolino di Giambologna, tra Via dei Vecchietti e via Strozzi, per ricordare un suo miracolo, la Colonna della Croce al Trebbio,a memoria della vittoria dei domenicani da lui guidati contro i catari,le Compagnie della Misericordie e del Bigallo, da lui fondate nel 1243.
Numerosa era la folla per ascoltare le prediche, dunque il primo scopo dell’apertura di queste grandi piazze era accogliere i fedeli. Questi luoghi diventano nel tempo luoghi della città tutta: luoghi di mercato e di giochi, come il Palio dei Cocchi.
Il Palio dei Cocchi
Cosimo I dei Medici istituì di praticare in Piazza il Gioco del Palio dei Cocchi: quattro carri ispirati alle antiche bighe romane, rappresentanti ciascuno uno dei quartieri della città (San Giovanni, Santa Croce, Santa Maria Novella e Santo Spirito), dovevano compiere tre giri della piazza; il palio del vincitore era in velluto cremisi. I Medici erano soliti assistere allo spettacolo da un baldacchino allestito appositamente per loro sulla scalinata dello Spedale di San Paolo. Nel 1570 per il Palio furono cavati due monumentali obelischi di marmo, con la supervisione di Bartolomeo Ammannati.
Lo Spedale di San Paolo e le altre architetture della Piazza


Lo Spedale di San Paolo, le cui origini risalgono al XIII secolo, fu ampliato nel XV secolo. Il Loggiato, che s’ispira a quello degli Innocenti di Filippo Brunelleschi, è opera di Michelozzo, mentre le terracotte invetriate sono state plasticate da Andrea della Robbia.
Dopo aver avuto varie destinazioni (la più triste, ricordata da una targa, è stata quella aver visto gli esseri umani che stavano per essere deportati nei feroci campi di concentramento nazisti), oggi ospita il Museo Novecento, importante e ricchissima collezione civica di arte contemporanea.
Piazza Santa Maria Novella accoglie magnifiche architetture contemporanee come quella dell’Hotel Roma, con le vetrate in stile Art Decò di Tito Chini, e dell’Hotel Minerva, i cui restauri furono progettati da Edoardo Detti e Carlo Scarpa.
Una Piazza ricca di storia, ricca di tracce della città. Suo fulcro è la magnifica facciata della Basilica di Santa Maria Novella.
La Basilica di Santa Maria Novella


La facciata di Santa Maria Novella, in linea con lo stile fiorentino, è decorata coi marmi toscani bianco, verde e rosa e fu terminata prima nella parte inferiore (1350), poi in quella superiore, che, come recita la scritta, fu commissionata da Giovanni di Paolo Rucellai nel 1470 e realizzata da Leon Battista Alberti, che completò la parte superiore mantenendo ed esaltando le forme e i colori dell’architettura sacra della Città.
L’interno della Basilica di Santa Maria Novella rispecchia lo stile gotico fiorentino, un gotico contenuto, ribassato, proprio della città del fiore che non ha, come del resto nessuna città italiana, un gotico puro, “difendendo” la sua essenza classica.
La Basilica di Santa Maria Novella custodisce magnifici tesori: il Crocifisso di Giotto, fondatore del linguaggio pittorico occidentale, la Trinità di Masaccio – pilastro del primo Rinascimento, il Crocifisso ligneo di Filippo Brunelleschi, amico di Masaccio e – piace pensarlo – forse prodigo di consigli per l’architettura del suo affresco, che subito riporta al nostro ricordo la sua Sagrestia Vecchia in San Lorenzo.
Altri grandi pittori ricevettero importanti committenze, ne ricordiamo alcuni: Domenico del Ghirlandaio per la Cappella Maggiore, dove, su commissione di Giovanni Tornabuoni – zio di Lorenzo il Magnifico – affresca le Storie di Maria e di San Giovanni Battista, Filippino Lippi per Flippo Strozzi, con le Storie di San Giovanni Evangelista e di San Filippo, Nardo di Cione per gli Strozzi di Mantova affresca Il Giudizio Universale, Inferno, Purgatorio e Paradiso ed il fratello Andrea, detto l’Orcagna, dipinge il polittico col Redentore e Santi.
Prima di uscire sui chiostri, guardando il pavimento della Basilica di Santa Maria Novella, noteremo una meridiana, che, insieme alla sfera armillare e alla meridiana in facciata, costituiscono un interessante arricchimento scientifico al tesoro della Basilica.
Il Convento Domenicano di Santa Maria Novella
Dal Chiostro Verde (così denominato per gli affreschi che Paolo Uccello realizzò a sugo d’erbe e terra verde) si accede al piccolo chiostro col cimitero dei frati, alla Sala del Capitolo (detta Cappellone degli Spagnoli), al percorso museale e al Chiostro Grande, il più grande di Firenze, affrescato con un ciclo di storie dedicate alla vita di San Domenico e di Cristo, realizzato dai grandi maestri fiorentini della seconda metà del XVI secolo, come il Poccetti e Santi di Tito.
Dal Chiostro Grande, alzando lo sguardo sulla destra, si nota il primo piano, destinato un tempo agli Appartamenti Papali, di cui resta la Cappella dei Papi affrescata da Ridolfo del Ghirlandaio e Pontormo.
L’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella
Sul lato opposto a quello degli Appartamenti Papali una porta finestra lascia intravedere la prima sala aperta al pubblico nel 1612 dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, una delle prime Farmacie in Europa. L’accesso all’Officina è da Via della Scala, 16. I suoi ambienti, ricchi di storia e tradizione, erano parte del Convento: tra le opere più preziose ancora oggi visibili, grazie all’accurato restauro, gli affreschi della seconda metà del XIV secolo della Cappella di San Nicola.
Immancabile un omaggio a Caterina de’ Medici e una sosta per andare indietro nel tempo alla scoperta del suo profumo.
Organizza la tua Visita a Santa Maria Novella
La Basilica ed il Convento di Santa Maria Novella si trovano nell’Omonima Piazza, vicino alla omonima Stazione di Santa Maria Novella. Per gli orari e per i Biglietti consiglio di visitare il sito dell’Opera di SMN che ne garantisce la Custodia e l’Apertura.
Come prenotare una visita guidata a Santa Maria Novella
Sono a disposizione per organizzare una visita guidata al Complesso di Santa Maria Novella personalizzata, sia per gruppi che per singoli e famiglie.
Per prenotare una visita personalizzata alla Basilica di Santa Maria Novella in italiano potete utilizzare il form presente su questa pagina, oppure contattarmi via mail (info@guidaturisticaperfirenze.com) o cellulare (338 1705461, anche whatsapp).